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Pista ciclabile da Brignole alla Questura? fiore all’occhiello o ripiego?

La scorsa settimana, presso il Municipio 8 Medio Levante si è discusso  circa una bozza di lavoro che era stata presentata dall’Assessore Dagnino con un tecnico dell’ufficio Mobilità questa estate, a seguito del lavoro che era stato svolto dal Comune in collaborazione con il gruppo Fiab di Genova.

Si tratta di un tratto della ciclabile che dovrebbe collegare il sottopasso di Brignole con la nuova stazione di Bike-sharing della Questura.

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Già alla presentazione dell’Assessore di agosto scorso mi ero trovato a commentare pubblicamente che il percorso mi pareva poco lineare, in un tratto di Genova che stranamente presenta ampi spazi disponibili contrariamente al resto della città, e non si addicesse a quel ruolo di fiore all’occhiello per i turisti che la stazione di Brignole potrebbe offrire alla ciclabilità genovese.

Ad oggi viene riproposto lo stesso percorso di agosto e vengono alla mente le stesse perplessità di allora ma forse qualcuna in più:

  1. in una zona di genova dove lo spazio non manca, sarebbe stato abbastanza facile pensare ad un percorso lineare e MAESTOSO, che offrisse al turista una punto di osservazione privilegiato per penetrare nella città (asse Brignole – Caravelle)
  2.  si viene a creare una discontinuità tra via XX e la prosecuzione verso EST: il modello di via XX non viene replicato come sarebbe auspicabile, vista anche la maggiore presenza di spazi in pianta sulla sede stradale rispetto a via XX, ed invece si ricorre all’uso promiscuo del marciapiede
  3.  gran parte del percorso si svolge su marciapiedi, pur essendo presenti in zona spazi alternativi sia in carreggiata (carreggiate ampie) sia in aree pedonali (piazza della Vittoria, parcheggi a raso).
  4. Per passare dal sottopasso di Brignole alla zona di via XX si sarebbe potuta sfruttare l’asse di via Fiume (anch’essa molto ampia) che avrebbe collegato in un attimo il ciclista con via XX.
  5. il percorso che un ciclista deve fare per andare da Brignole a Via XX settembre è talmente tortuoso che difficilmente verrebbe utilizzato
  6. il tortuoso aggiramento dell’ultimo palazzo di Piazza della Vittoria implica lo spostamento di numero di parcheggi auto e la riduzione della sede stradale in un punto già stretto, non valeva la pena spostare alcuni posti del parcheggio a raso APCOA di piazza della vittoria permettendo alle biciclette di passare nella sua metà (in fondo la sicurezza nel parcheggio è garantita dalle basse velocità di percorrenza) oppure questi soggetti sono intoccabili?
  7. i percorsi con pittogramma a terra si prestano bene in aree pedonali come Corso italia dove esiste una pavimentazione da difendere, qui non varrebbe la pena dipingere meglio a terra la pista ciclabile?
  8. una maggiore linearità non implica necessariamente minore sicurezza come qualcuno ha voluto sostenere. Un buon percorso può essere utilizzato sia da chi ha bisogno di spostarsi velocemente in città durante la settimana ma anche dalle famiglie oda anziani nel week-end.  Se vogliamo che anche i giovani inizino ad usare la bicicletta rendiamogli la vita più facile e non facciamoli sentire dei bambini piccoli da accudire, così non li stiamo aiutando a crescere. Poi non lamentiamoci se le persone non vanno in bicicletta perchè hanno paura del traffico.
  9. un percorso di questo tipo non è a costo zero, non sarebbe male razionalizzare l’uso dei soldi della collettività soprattutto in questi momenti non facili
  10. Il percorso si inserisce a pieno titolo nella ipotesi di percorso già presentata in passato che trovate qui; anche a questo fine una maggiore linearità sarebbe auspicabile, per collegare la Valbisagno con Corso Italia e quindi il levante genovese
  11. la zona di Brignole si presta anche a raccogliere i flussi da via Tolemaide (da corso Europa) e per Via De Amicis (verso Via Serra) e viceversa (in particolare il flusso via Serra-controviali Corso Torino, che sono un asse importantissimo di spostamento rapido ponente-levante). In questa ipotesi non se ne tiene conto.

Ecco qui sotto una mia ipotesi più lineare che avrebbe il vantaggio di mostrare Genova al turista in tutta la sua maestosità, evitando timidezze spesso a noi congeniali  ma che ci possono costare care in epoca di deindustrializzazione e di necessità di valorizzazione del turismo.

Questo percorso si adatterebbe bene, con opportuni accorgimenti per l’attraversamento di via Cadorna che potrebbe vedere lo spostamento della semaforizzazione al centro della piazza sull’asse Brignole-Caravelle.

Sarebbe bene, per il futuro, che il Comune realizzasse gruppi di lavoro allargati ai diversi portatori di interesse per la gestione dei percorsi ciclabili, premurandosi di dare voce a chi ha la sua esperienza da portare alla collettività.

ipotesi di lavoro

 

Qui di seguito altri particolari del progetto comunale

 

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