Archivi del mese: luglio 2012

Un Secolo di bicicletta!

La bicicletta sta travolgendo tutto e tutti,  quella che è nei nostri animi ovviamente non quella sotto alle nostre terga!

anche chi la vede come il fumo negli occhi non può fare a meno di intervenire nelle discussioni, come detrattore ma intervenire comunque, non passa indifferente. E ne fa parlare anche lui a sua insputa.

il Secolo XIX non vuole essere da meno e scrive a distanza di due giorni ben due articoli sulla bicicletta in città, il primo con uno stile un pò mugunone non smentendo, diciamo, la sua linea editoriale saldamente legata alla città ed ai suoi usi. Critica il Bike Sharing che è oggetto di accesa discussione anche in Consiglio Comunale.

http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2012/07/28/APHwT03C-andare_genova_pedalare.shtml

Poi misteriosamente due giorni dopo  cambia tono, si veste di positività e scrive questo articolo aprendo completamente i battendi al nuovo stile di spostamento urbano dando voce ad  “Anemmu in bici a Zena” e ad alcuni “affezionati” ciclisti urbani allertati peraltro con un minimo preavviso.

http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2012/07/31/APZxJo4C-quelli_bici_andare.shtml

Bene! è segno che inizia ad esserci una predisposizione all’ascolto su questo tema.

Tengo a precisare che è stato il Secolo che ci ha cercato.  Fino a un annetto fa non ci avrei scommesso nemmeno una camera d’aria bucata!

Buone pedalate!

6 commenti

Archiviato in Uncategorized

Potenzialità dell’ascensore di Castelletto Ponente

I nostri nonni, che nel 1929 costruirono questo imponente ascensore, della capienza di 27 x 2 persone, forse non hanno pensato che questo avrebbe potuto diventare un importantissimo mezzo per riportare a casa in quota  una buona parte dei residenti della zona delle alture del centro città (circa 20.000 residenti attivi, vedi più sotto la stima) percorrendo in bicicletta quella bellissima promenade che è stata costruita per portare l’acqua ai genovesi, sul percorso dell’acquedotto storico, e poco più a monte su Corso Firenze. E forse non ne siamo coscienti neppure noi ai giorni nostri, visto l’uso esiguo che ne viene fatto, eppure è interessante  analizzare insieme questa possibilità.

Oltre che per i residenti di questa zona collinare, è interessante anche per chi deve andare a Staglieno partendo dal centro in pochissimo tempo (circa 15 minuti) evitando le strade traficate di fondovalle; o per permettere ai turisti di percorrere una delle zone più incantevoli della nostra città godendo di parchi urbani e scorci indimenticabili.

Il  tutto, ovviamente, portando con noi la nostra fedele bicicletta e cavalcandola non appena usciti dall’ascensore in Spianata Castelletto.

Alla partenza dell’ascensore si arriva comodamente in bici passando dalle gallerie da Piazza Corvetto, nel tratto tra Portello e la Zecca, o da Via Cairoli mediante altra galleria pedonale ; l’accesso è raggiungibile tramite una galleria pedonale purtroppo scivolosa d’estate (cara AMT quando studierai un sistema più efficace per evitare la condensa? si potrebbe provare ad evitare l’ingresso di aria umida dall’esterno creando una doppia porta in entrata e deumidificare l’aria nella galleria; la condensa è dovuta alla differenza di temperatura tra le pareti più fredde e l’aria umida che entra dalla porta e dalle ventole sulla porta. ma se refrigeriamo anche l’aria nella galleria e la deumidifichiamo minimizzandone il ricambio la condensa non si forma; inoltre sarebbe auspicabile rendere le gallerie più sicure eliminando gli spazi dove possano nascondersi dei malviventi ai lati della galleria in fondo ad essa in modo che con un colpo d’occhio si veda se la galleria è sgombra di persone).

Un altro neo è quello degli orari di apertura, in quanto l’ascensore viene chiuso alle 20.30. Sarebbe auspicabile che AMT consentisse l’uso dell’ascensore di levante di sera.

Le biciclette pagano ancora un biglietto intero (ci auguriamo che nell’immediato futuro questo tema venga affrontato dalla Amministrazione Comunale) ma le pieghevoli no.

Questo ascensore sembra veramente nato per il trasporto di biciclette in quanto è spaziosissimo, è poco usato dai pedoni, è doppio, è centralissimo, compie un grande dislivello.

Ascensore di Castelletto Ponente

AREE RAGGIUNGIBILI IN BICI TRAMITE L’USO DELLA ASCENSORE DI CASTELLETTO 

L’ascensore ci porta da quota 15 a quota 75 circa (quote s.l.m.).

Consideriamo una linea di demarcazione che taglia la collina a quota 75 IN GIALLO nella immagine qui sotto (che corrisponde verso Staglieno al percorso dell’acquedotto storico ed è parallela a Corso Firenza verso ovest anche se poco più bassa), ed una più a monte IN VERDE (35 metri sopra, a quota 110) ed un’altra più a valle IN ROSSO (a quota 40, 35 metri più a valle).

Idealmente questa linea gialla taglia il promontorio del centro di genova abbracciando da una parte la valbisagno fino ad arrivare in via delle Ginestre (zona ancora molto popolata) el’impluvio del Lagaccio verso ovest.

La zona tra la linea gialle e quella verde è quella immediatamente al di sopra della quota di arrivo dell’ascensore, facilmente raggiungibile in bicicletta sfruttando qualche strada in salita ed anche eventualmente portando a mano la bici su di una creuza, per un dislivello contenuto (35m).

La zona tra la linea gialla e quella rossa rappresenta, invece, quell’area che può essere raggiunta in discesa da quota 75 una volta arrivati vicino alla destinazione sfruttando le strade che tagliano perpendicolarmente questa linea (le antiche creuze) o con pendenze più accessibili. Al di sotto di questa quota è preferibile, forse, raggiugere casa propria salendo dal basso, anche se questa definizione dipende molto dal grado di pigrizia di ciascuno di noi: potrebbe esserci qualcuno disposto a fare un pò di strada in più ma in discesa piuttosto che venti metri in salita.

Immaginiamo che la linea in GIALLO  sia percorsa da una strada in pianura: attraverso questa potremmo muoversi facilmente lungo di essa e poi da questa raggiungere il luogo desiderato a monte od a valle di essa in un intorno plausibile. In realtà purtroppo  questa supposizione ideale di complaarità è ben rappresentata nella realtà solo per una parte dell’area: infatti le strade in pianura occupano la quasi totalità dell0estensione da Via delle Gavette a Via Napoli (più di 5 km su 6) , separate a tratti da porzioni di strade in salita (tratto di 700m di corso firenze e 500 m di via Spinola, in giallo e rosso). Verso via Bobbio, invece, la strada diventa in discesa nel caso occorra dirigersi verso Staglieno.

STIMA DEI RESIDENTI CHE ABITANO IN PROSSIMITA’ DI QUESTE FASCE.
con lo stesso procedimento di un post precedente (https://anemmuinbiciazena.wordpress.com/2012/01/24/hei-ma-tu-a-che-quota-abiti-genova-a-strati/) stimiamo i residenti delle aree sottese dalle linee di cui sopra, sulla base della superficie occupata e della densità abitativa. Stimiamo poi quanti di questi occupano rispettive fsce di età (in modo da valutarne la possibile propensione all’uso della bicicletta in città).

ETA’ 0-14 15-64 oltre 65 Abitanti
media 10% 63% 27% 611.079
AREA GIALLO -ROSSO          1.700          10.710          4.590          17.000
AREA GIALLO -VERDE          1.500            9.450          4.050          15.000

Vediamo quindi che ci sono  quasi 11.000 persone della fascia di età più attiva, che senza percorrere quasi strade in salita (solo al limite corso firenze e via Spinola) potrebbero giovarsi di questa ascensore per gli spostamenti dall’area del centro verso casa. Altre 9500 persone si possono aggiungere considerando un minimo sforzo fisico in più per superare fino a 30 metri di dislivello in più. (è poco più dello sviluppo verticale di un  palazzo). Iniziano ad essere cifre di tutto rispetto che si vanno a sommare a quelle della popolazione residente entro i 40 metri (già descritta nel post precedente.  (https://anemmuinbiciazena.wordpress.com/2012/01/24/hei-ma-tu-a-che-quota-abiti-genova-a-strati/)

POSSIBILE USO NON RESIDENZIALE DELL’ASCENSORE

Ovviamente l’uso che se ne può fare non è solo residenziale ma anche turistico e di transito. Infatti chi si voglia dirigere dal centro a Staglieno e non voglia passare dalla trafficatissima arteria del Bisagno, può trovare una validissima alternativa con una variante discesistica.

Questa ascensore permette di raggiungere anche abbastanza facilmente la stazione del trenino di Casella passando da Manin.

LINK del FORUM  di METROGENOVA SU ASCENSORI CASTELLETTO

http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?c=93523&f=93523&idd=8110178

ALCUNI DATI SUGLI ASCENSORI DI CASTELLETTO

Si veda intanto il link della AMT e quello di Wikipedia per alcuni dati sull’ascensore di ponenete e di levante (l’unico accessibile alle biciclette è quello di ponenete e da qui il titolo del post.

http://www.amt.genova.it/rete_e_orari/ascensori_storia.asp

Ascensore Castelletto Ponente (Galleria Garibaldi – Castelletto) La stazione inferiore è situata all’interno della Galleria Garibaldi (fra Piazza Portello e Largo Zecca). Con una corsa di 61 metri giunge in via G.Colombo, strada adiacente alla spianata ed al Belvedere di Castelletto; per questo è conosciuto anche come ascensore di Castelletto Ponente. Ha due cabine della capienza di 27 persone ciascuna.

Ascensore di Castelletto Levante (da wikipedia)

« Quando mi sarò deciso d’andarci, in paradiso ci andrò con l’ascensore di Castelletto »
(Giorgio Caproni, L’ascensore)

Solitamente indicato solo come ascensore di Castelletto, è il più famoso degli ascensori genovesi per la sua valenza turistica; collega piazza del Portello, nel centro di Genova, con il belvedere Luigi Montaldo in Spianata Castelletto, uno dei più famosi punti panoramici della città. Costruito nel 1910, copre un dislivello di 57 metri e ha due cabine, di recente costruzione ma che riprendono le linee dell’epoca, con una portata di 25 persone. Mentre l’ingresso a valle è all’interno di un palazzo, la stazione a monte è costruita completamente all’esterno in stile liberty con vetrate che consentono di godere del panorama della città. Il poeta Giorgio Caproni gli dedicò alcuni versi, riprodotti anche su una targa affissa nella galleria d’ingresso, nella poesia l’Ascensore. All’inizio del 2010, per i cento anni dell’impianto, sono state revisionate completamente le cabine e sostituito l’impianto elettrico.

Ascensore di Castelletto Ponente

Costruito nel 1929 nelle immediate vicinanze di quello di Levante, non ha mai ottenuto particolare favore nell’utenza pedonale a causa della poco felice collocazione della stazione a valle raggiungibile solo attraverso la galleria stradale Giuseppe Garibaldi, tra piazza del Portello e largo Zecca. Al lato opposto della galleria si trova un’altra galleria pedonale, raggiungibile tramite un attraversamento regolato da semaforo, che porta in piazza della Meridiana nelle immediate vicinanze di via Garibaldi. La stazione a monte si trova in via Gaetano Colombo. Le due cabine di questo ascensore, che possono trasportare 27 persone, sono tuttora in legno. Il dislivello di questo ascensore è di 61 metri.

3 commenti

Archiviato in idee, percorsi, progetti

bicibagno a Boccadasse : martedì 3 luglio ore 20 a principe

domani sera (martedì) giro in bici fino a boccadasse con bagno in mare (per chi ne ha voglia di un tuffo si tenga digiuno, poi mangiamo là qualcosa). ci vediamo alle 20 a Principe dietro alla  fermata AMT passante. Lungo il percorso ci saranno delle “fermate” intermedie: De Ferrari, Fiera, Corso Italia.

Lascia un commento

Archiviato in eventi, Uncategorized