Archivi del mese: novembre 2013

Sport estremi o sane pazze abitudini dei nonni?

quando pensate a degli sport estremi che cosa vi viene in mente?

  1. bungee jumping?
  2. kitesurf?
  3. paracadutismo?
  4. elisky?
  5. …………….

macchè! per fare tutte queste cose servono un mucchio di soldi, tempo libero, equipaggiamenti da brivido, e noi genovesi, dal braccino corto, stiamo riscoprendo quelle vecchie sane e risparmiose abitudini che i nostri nonni già praticavano prima del soporifero benessere del dopoguerra:  LA BICICLETTA ED IL CIMENTO INVERNALE !

Domenica_del_corriere bici e cimento invernale

Ecco qui una bellissima illustrazione della Domenica del Corriere in cui viene ritratto proprio questo connubio sui Navigli di Milano il 21 gennaio del 1895! 

E’ indubbio che il numero dei ciclisti urbani stia aumentando esponenzialmente, ma altrettanto in ascesa è il fenomeno del cimento invernale, il ben noto “mà de l’oca” come se lo possono ricordare i nostri nonni, che lo praticavano fin dalla notte dei tempi.  

C’è poi qualche ardimentoso che inizia a sperimentare le due cose insieme ed a trarne i conseguenti vantaggi:

  1. avvicinarsi al mare in bicicletta magari partendo dal centro si prepara il proprio corpo accumulando calore
  2. si arriva al mare già “caldi” ed il calore accumulato sarà poi dissipato durante il bagno rendendolo ancora più desiderabile per raffreddare “i bollenti spiriti”
  3. all’avanzare della stagione invernale la durata del bagno sarà sempre più limitata per evitare di diminuire troppo la temperatura e diminuire il tempo di ripresa
  4. il bagno in mare, evitando di esagerare con la velocità di nuoto, dona impareggiabili sensazioni di benessere e di rilassatezza.
  5. dopo qualche secondo il fisico si autoregola e non si sente più quel freddo iniziale che credevamo di non riuscire a superare
  6. quando l’acqua è più calda dell’aria esterna si vorrebbe rimanere il più possibile in acqua anche se c’è tramontana tesa
  7. una volta usciti non serve la doccia, basta asciugarsi bene
  8. si riprende la bicicletta ed il gioco è fatto, le endorfine che si sono nel frattempo liberate creano una dipendenza che vi permetterà di continuare per tutta la stagione
  9. d’estate l’acqua vi sembrerà melassa putrida
  10. scoprirete che il mare d’inverno è molto più bello affascinante, divertente e salutare di quello estivo

Qui a Genova sta diventando per alcuni una abitudine da sperimentare tutte le volte che si può in compagnia di altri che condividono la stessa passione, non necessariamente tutti bicimuniti, ed in perfetta autonomia di intenti; di solito vedendosi presso il primo posto decente dove immergersi a partire dal centro città e dove gustare un buon aperitivo del dopo bagno o bersi un tè per riprendersi dal freddo; ci si vede spesso a Boccadasse la casa natale della consorte del Commissario Montalbano a cui pensiamo tutte le volte che lo vediamo parlare al telefono con Livia:

https://www.facebook.com/groups/sempremareazena/

In bici a boccadasse secondo Enzo Marciante

In bici a boccadasse secondo Enzo Marciante

Ecco come appare il mare d’inverno qualche giorno dopo una mareggiata:

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Non vi pare invitante?

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E chi non ha voglia di tuffarsi può sempre restare a guardare gustando un gelato od un pezzo di pizza, o pregustando un bel piccione!

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Se ancora avete qualche dubbio circa gli effetti positivi del bagno invernale ecco la bibbia di genovesi e non:

http://www.nuotatorideltempoavverso.org/

http://web.archive.org/web/20120919032025/http://www.almaretuttolanno.it/

 

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