(senti l’intervista su Radio Babboleo)
Premessa
Premettiamo subito che Anemmu in bici a Zena si batte ormai da diversi anni per proporre l’uso della bici su tutte le strade urbane, e che questo percorso non è in antitesi con questa impostazione, ma una valida alternativa per una parte degli utenti.
Anzi, vuole far nascere nei genovesi non ancora propensi all’uso della bici in strada la voglia di tenere una bicicletta in città (moltissimi sono per esempio le famiglie che hanno delle bici ma le tengono in campagna, o hanno solo quelle dei bambini). Da lì poi potrà nascere la voglia di usarla anche sulle strade, una volta sperimentata la possibilità di trasferirsi da un punto all’altro della città tramite un percorso sicuro, anche se non lineare.
Si prefigge di far cadere alcuni tabù come quello che vede il lungomare meta indiscussa del gitante della domenica; questo tratto in realtà può essere usato infrasettimanalmente per raggiungere velocemente la parte est della città e la zona di san martino ed Albaro che è in quota (80 m slm) rispetto al porto ed al centro.
Che cosa è?
E’ una ipotesi concreta da proporre al Comune per un itinerario prioritariamente adatto alle biciclette, ai ciclisti meno propensi a stare nel traffico pesante, a chi inizia, alle famiglie, agli anziani, ai turisti, a chi desidera quiete e aria pulita, in quanto secondario al traffico principale.
Percorre molte delle antiche strade genovesi che fungevano da assi di collegamento prima della realizzazione delle vie d’argine sul Bisagno (prima del suo restringimento) e di Corso Europa.
Le strade su cui è stato pensato, sono strette ed a senso unico a tratti in direzioni opposte (si veda il dettaglio in calce all’articolo), con alcuni tratti in doppio senso nei punti più larghi (e questo è veramente un nonsense date le dimensioni che non consentono un incrocio di due automobili; in alcuni tratti non c’è neppure lo spazio per un’auto ed un pedone…). La richiesta è quella di renderlo a doppio senso solo per le biciclette, dotandolo di una opportuna segnaletica per evitare pericoli. I limiti di velocità sono già di 20 o 30 km/h.
Si riporta in merito alla applicazione del doppio senso ciclabile a percorsi secondari di questo genere una dichiarazione resa a BikeItalia da Enrico Chiarini, ingegnere, uno dei responsabili dell’Area Tecnica della FIAB, che condividiamo appieno: “…….propongo la conversione di alcuni sensi unici a doppio senso limitato alle biciclette, concedendo una direzione a tutti i veicoli e due esclusivamente alle biciclette. In Europa questa è una pratica molto diffusa. Basta girare nel resto d’Europa, per esempio, per vedere applicato sulla palina del segnale stradale delle strade ad un senso di marcia, un cartello integrativo con la scritta “eccetto bici”. In Italia alcuni comuni hanno già adottato tale soluzione sia su strade singole che su intere zone dei centri storici regolati come le “Zona 30″. Ma si tratta di mosche bianche. Il Ministero, finalmente, dando parere favorevole alla nostra proposta, pur con prescrizioni compatibili con i contesti urbani, di fatto ha offerto alle amministrazioni locali un nuovo strumento a favore del traffico ciclistico. Ma non è tutto. L’applicazione di tale soluzione consentirà il completamento a basso costo della rete ciclabile urbana di molti comuni italiani e di fatto offrirà al ciclista interessanti alterative a strade fortemente trafficate“.
I Municipi coinvolti sono: Media Valbisagno, Bassa Valbisagno, Medio Levante, Levante. Ecco i confini dei municipi:
Confini dei Municipi genovesi, con la collaborazione di Stefano Sabatini, Dati (C) OpenStreetMap ContributorsEcco alcuni link di approfondimento:
video Youtube (da volo con Google Earth)
Petizione Online (da firmare e condividere!!)
Dettagli percorso primo tratto da Gavette a Brignole, e collegamenti con Corvetto
Dettagli percorso secondo tratto da Brignole a San Martino (in parte)
Il percorso ipotizzato, così come è, non è ancora pronto per essere usato tutti i giorni, occorre rivedere sensi unici, attraversamenti sicuri, alcuni tratti lungo strade più trafficate necessitano di condivisione di marciapiedi o di tratti di corsie dedicate, adeguata cartellonistica e segnaletica orizzontale, pulizia di alcuni tratti da vere e proprie jungle, trasformazione di scalette in rampe.
Il percorso può interessare per diversi motivi, e proviamo qui a stilarli :
- residenti che vogliano sperimentare l’uso della bici in sicurezza e fuori dallo smog
- persone desiderose di fare sport su percorsi non inquinati
- bagnanti che vogliano andare al mare facendo movimento e senza dover cercare parcheggio
- nonni che accompagnino i nipoti al mare
- proprietari di appartamenti lungo il percorso che vogliano aprire nuove attività tipo Bed & Breakfast
- negozianti ed albergatori posti lungo il percorso desiderosi di ampliare l’utenza (in pratica tutta la zona tra Nervi e Molassana!!!!!!!!!!!!)
- imprenditori che vogliano noleggiare biciclette per i turisti
- accompagnatori turistici che vogliano ampliare la loro utenza e diversificare il loro target
- chi più ne ha più ne metta……… aiutatemi a continuare questa lista!!!
Il percorso è lungo circa 15 kilometri, lambisce tre Municipi e tocca 4 stazioni ferroviarie (Brignole, Sturla, Quarto, Quinto). Per questo può anche essere percorso in una direzione sola, sfruttando il treno per il ritorno. il percorso non è tutto pianeggiante, vi sono alcuni punti in cui bisogna superare un dislivello contenuto (qualche decina di metri). In particolare dal Lido verso San Martino vi è una salita abbastanza costante; vi sono poi alcune discese e salite sul percorso in corrispondenza di altrettanti rivi che scendono dal monte Fasce. Le salite possono agevolmente essere superate anche scendendo dalla sella e spingendo per qualche decina di metri e godendosi poi la discesa seguente fino alla prossima salita.
Il Piano Urbanistico Comunale prevede già parte del percorso, che parte però dal Cimitero e passa sulla sponda sinistra del Bisagno per poi tornare sulla sponda destra quasi subito dopo. Dopo Brignole non passa in Piazza della Vittoria, e si ferma al Lido d’Albaro in Corso Italia. Nulla è poi previsto verso est.
Variante zona Ex Ospedale Psiachiatrico: nel punto di tangenza a Corso Europa sarebbe sensato restare in quota passando sul marciapiede del Corso, zona peraltro poco abitata lato mare, in modo da non dover scendere di quota e poi risalire di circa 20 metri di dislivello (percorso in blu e variante in rosa), l’attraversamento di corso europa avverrebbe in corrispondenza della fermata dell’autobus.
Ecco il dettaglio delle vie e dei sensi unici attuali:
percorso | lunghezza | progressivo km | condizione (dir Gavette-Nervi) |
via delle gavette | 82 | 0.1 | senso unico (contromano) |
via delle gavette | 629 | 0.7 | senso unico (in direzione) |
cimitero staglieno | 569 | 1.3 | senso unico parcheggio |
via veilino | 1.3 | doppio senso | |
via bobbio marmisti | 238 | 1.5 | senso unico (contromano) |
via caderiva | 450 | 2.0 | senso unico (in direzione) |
via vecchia | 350 | 2.3 | senso unico (contromano) |
via vecchia | 100 | 2.4 | senso unico (in direzione) |
via del fossato | 110 | 2.5 | doppio senso / senso unicou |
via del chiappazzo | 600 | 3.1 | doppio senso |
via bobbio | 60 | 3.2 | parcheggi n° 10 |
controviale bobbio | 120 | 3.3 | senso unico (in direzione) |
via bobbio | 110 | 3.4 | marciapiede |
via ponterotto | 400 | 3.8 | doppio senso |
vico ansaldo | 98 | 3.9 | doppio senso |
via canevari | 180 | 4.1 | senso unico (in direzione) |
marciapiede largo | 220 | 4.3 | |
corso monte grappa | 10 | 4.3 | attraversamento |
via borgo incrociati | 210 | 4.5 | pedonale |
sottopasso brignole | 240 | 4.8 | pedonale |
giardini piazza verdi | 280 | 5.1 | pedonale |
piazza della vittoria | 350 | 5.4 | pedonale |
vial ebrigate partigiane | 800 | 6.2 | pista ciclabile |
Corso marconi | 270 | 6.5 | marciapiede |
corso italia | 1900 | 8.4 | strada |
via medici del vascello | 300 | 8.7 | marciapiede largo |
via medici del vascello | 200 | 8.9 | marciapiede largo |
via gorgona | 400 | 9.3 | senso unico (in direzione) |
via pisa | 30 | 9.3 | attraversamento |
via camilla | 290 | 9.6 | doppio senso |
via camilla | 260 | 9.9 | senso unico (contromano) |
via san luca d’albaro | 67 | 9.9 | senso unico (contromano) |
via Parodi | 600 | 10.5 | doppio senso |
via orsini | 0 | 10.5 | doppio senso |
via orsini | 80 | 10.6 | doppio senso |
via sturla | 30 | 10.6 | attraversamento |
via emilio massone | 400 | 11.0 | doppio senso |
via vernazza | 140 | 11.2 | doppio senso |
via dei fiori | 150 | 11.3 | senso unico (in direzione) |
via pontetti | 210 | 11.5 | senso unico (in direzione) |
via isonzo | 10 | 11.5 | attraversamento |
via bainsizza | 70 | 11.6 | doppio senso |
via delle casette | 130 | 11.7 | senso unico (in direzione) |
via pontevecchio | 400 | 12.1 | doppio senso |
ponte sturla | 20 | 12.2 | pedonale? |
via romana di quarto | 450 | 12.6 | doppio senso / controviale |
sottopasso corso europa | 70 | 12.7 | pedonale |
via romana di quarto | 280 | 13.0 | senso unico (in direzione) |
via dei ciclamini | 95 | 13.1 | doppio senso |
via del chiapparo | 86 | 13.1 | doppio senso |
via romana di quarto | 250 | 13.4 | senso unico (in direzione) |
via romana di quarto | 200 | 13.6 | doppio senso |
attrav. Corso Europa | 190 | 13.8 | non esiste semaforo |
via romana della castagna | 560 | 14.3 | senso unico (contromano) |
via antica romana di quinto | 650 | 15.0 | doppio senso |
sottopasso via majorana | 20 | 15.0 | attraversamento |
via antica romana di quinto | 170 | 15.2 | senso unico (contromano) |
via antica romana di quinto | 130 | 15.3 | senso unico (contromano) |
via antica romana di quinto | 190 | 15.5 | senso unico (contromano) |
via antica romana di quinto | 110 | 15.6 | senso unico (contromano) |
chiesa san pietro | 20 | 15.6 | senso unico (contromano) |
via antica romana di quinto | 160 | 15.8 | doppio senso |
via antica romana di quinto | 50 | 15.8 | solo aventi diritto, sbarra |
via antica romana di quinto | 260 | 16.1 | doppio senso |
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